venerdì 7 dicembre 2012

Il matrimonio che vorrei di David Frankel

Il Matrimonio che Vorrei (Hope Springs, commedia, USA 2012) Regia di David Frankel, con Meryl Streep, Tommy Lee Jones, Steve Carell, Jean Smart, Marin Ireland, Susan Misner, Ben Rappaport, Patch Darragh, Bill Ladd
Credo che molte coppie si possano riconoscere in questa scena che connota bene la vita coniugale dopo molti anni di matrimonio, per la precisione, in questo caso, trentuno. Arnold (Tommy Lee)  e Kaj non si guardano, non si toccano, dormono in letti separati. Lui, inquadrato impiegato delle tasse, non la tradisce, come si è soliti vedere in molti film, né tanto meno cerca facili avventure con giovinette per non sentirsi vecchio. E' un uomo serio, che lavora, torna a casa, legge il giornale e si addormenta davanti alla televisione. Per lui sembra andar bene così, ma per lei non più. Si può cambiare il matrimonio? si chiede Kay. Cercano tutti di dissuaderla, ma lei non si dà per vinta.
E così cercando su internet si imbatte col dottor Fed  (Steve Carell), secondo il quale, una settimana di terapia intensiva può dar inizio ad un nuovo corso.
Dà quindi fondo ai propri risparmi e trascina il recalcitrante coniuge dal Nebraska fino nel Maine, a Great Hope Springs - da cui il titolo al film nella versione originale - in cerca della miccia che possa riaccendere tra loro la scintilla che si è spenta o che forse non c'era mai stata veramente.
Li aspetta una settimana intensa e, se già convincere il testardo coniuge a seguirla era sembrata un’impresa disperata, affrontare i giorni di terapia con relativi "esercizi" sarà una vera sfida per i due che si troveranno a guardare in faccia una realtà che non piace a nessuno dei due.
Lui, prima, recalcitrante, pian piano confesserà il suo malcontento represso, lei più decisa si troverà a dover rispondere a domande che non aveva previsto.
Hope Springs  è una commedia gradevole, che si regge molto sulla bravura dei due protagonisti e una buona  sceneggiatura anche se forse poco cinematografica, la si potrebbe, infatti, facilmente riadattare per il teatro: i dialoghi sono brillanti e  i personaggi credibili.
Non è certamente un capolavoro, ma un film nel complesso godibile, ci regala momenti divertenti, ma anche spunti di riflessione. Un tema delicato affrontato con misura e delicatezza.
Il film si concentra sui due protagonisti che sono davvero entrambi molto bravi. Certamente, bisogna dirlo, forse  sarebbe stato molto diverso se recitato da altri attori.

Il problema che pone è comunque importante e serio e forse molti si ritroveranno nei personaggi. Chissà che alla fine non aiuti a rivedere le cose. Il terapista alla fine dice: " Ci sono coppie che non avrebbero mai dovuto sposarsi, ma voi non siete tra queste". Credo che questa sia una verità, anche se appena accennata. E' vero che lasciamo che i rapporti si spengano, si sbiadiscano, quando forse dovremmo fare più attenzione a rivitalizzarli prima che sia troppo tardi..
Se il film, come una commedia americana solitamente vuole, ha un lieto fine, forse nella realtà sarebbe più difficile recuperare un rapporto quando è arrivato ad un certo punto. Forse, al contrario di quello che si pensa, sarebbe un film più adatto alle giovani coppie, per pensare meglio al loro futuro di coppia.

1 commento:

  1. Sono d'accordissimo! Mi è piaciuto molto e i due attori, che ho sempre amato, non mi hanno deluso.
    Claudia

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