Girato in uno splendido bianco e nero il film si articola su tre piani paralleli che costruiscono
l'azione.
Un film di Ferenc Török con Péter Rudolf, Bence Tasnádi, Tamás Szabó Kimmel, Dóra Sztarenki,
Eszter Nagy-Kalozy. Genere Drammatico durata 91 minuti. Produzione Ungheria 2017.
Uscita nelle sale: giovedì 3 maggio 2018
E` il 12 agosto 1945, la seconda guerra mondiale volge al termine e trascina dietro di sè i rovinosi strascichi di un orrore ancora tutto da risolvere.
Giancarlo Zappoli - www.mymovies.it
In un afoso giorno di agosto del 1945, mentre gli abitanti di un villaggio ungherese si preparano per il
matrimonio del figlio del vicario, un treno lascia alla stazione due ebrei ortodossi, uno giovane e l'altro
più anziano.
Sotto lo sguardo vigile delle truppe di occupazione sovietiche i due scaricano dal convoglio
due casse misteriose e si avviano lentamente verso il paese. Il precario equilibrio che la guerra appena
terminata ha lasciato sembra ora minacciato dall'arrivo dei due ebrei.
'1945' è tratto da un racconto ("Homecoming") dello scrittore ungherese Gábor T.Szántó, i cui saggi e
racconti brevi sono stati tradotti in diverse lingue e inseriti nell'antologia americana Contemporary
Jewish Writing in Hungary (Paperback, 2003) ma il film non ha nulla di 'letterario'.
Girato in uno splendido bianco e nero si articola su tre piani paralleli che costruiscono l'azione. C'è la
celebrazione di un matrimonio di convenienza tra il figlio del vicario, nonché droghiere del villaggio, che
viene turbata dalla notizia dell'arrivo dei due misteriosi ebrei di cui osserviamo il procedere a piedi
dietro il carro che porta le due casse.
Il terzo piano è quello che viene innescato dal riemergere del rimosso. La guerra in Europa è ormai
finita anche se la radio trasmette notizie sull'atomica sganciata a Nagasaki. I russi controllano la zona e
hanno trovato chi collabora con loro. Lo status quo viene però turbato da una domanda che coinvolge
tutti: cosa vogliono i due ebrei che dicono di avere nelle casse solo cosmetici e profumi? Nel recente
passato la famiglia Pollak è stata denunciata e consegnata ai tedeschi che l'hanno portata nei campi di
sterminio.
Molti si sono appropriati dei loro averi 'legalmente'. Se i nuovi arrivati fossero intenzionati a
chiederne la restituzione?
In un'Ungheria che vede il premier Orban stravincere le elezioni non dev'essere stato facile per Ferenc
Töröc tornare ad occuparsi di un periodo storico e di azioni miserabili che si preferirebbe seppellire
nell'oblio. Perché è vero che l'avversione nei confronti dei russi è palpabile ma è anche altrettanto vero
che chi li detesta non ha la coscienza a posto e questo stato non risparmia né uomini né donne e
neppure chi rappresenta la Chiesa.
Se la madre del promesso sposo è cosciente di quanto male è stato perpetrato, altre sue coetanee si
affrettano a nascondere ciò di cui si erano impadronite. Mentre i due misteriosi ebrei avanzano solo i
giovani, pur tra contraddizioni irrisolte, sembrano poter guardare a ciò che accade in modo divergente.
Rispetto a quanto detto sopra si può leggere come un segno positivo il fatto che il film esca con il
patrocinio del Consolato Generale di Ungheria in Milano. Potrebbe voler dire che, nonostante le attuali
posizioni politiche, in quel Paese resta ancora una possibilità di rilettura priva di schemi ideologici degli
eventi di un non lontanissimo passato. A differenza del polacco ''Ida'' che, trattando temi analoghi, ha
trovato in patria non pochi ostacoli alla sua diffusione da parte di chi detiene il potere
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