domenica 13 gennaio 2013

Juno di Jason Reitman


Juno di Jason Reitman del 2007, con Ellen Page, Michael Cera, Jennifer Garner, Jason Bateman, Olivia Thirlby, J.K. Simmons, Allison Janney, Rainn Wilson, Lucas MacFadden, Cameron Bright. Prodotto in USA. Durata: 92 minuti. Produzione: Canada, Ungheria, Usa. IMDb: 7.9/10

Eccolo qua: questo simboletto più rosa è tremendo” (sta parlando del test di gravidanza).
Non è una lavagnetta magica, questo è uno scarabocchio che non si può cancellare” E' Juno a parlare e, anche se porta il nome della "giunonica" dea ("era la moglie di Zeus. Dicono fosse bellissima e cattivissima come Diana Ross"), è una ragazza minuta e ha solo sedici anni.
In un giorno uggioso ha deciso di fare sesso per la prima volta col suo migliore amico Bleeker (Michael Cera), un ragazzo timido e riservato. E quell'unica volta il semino del ragazzo ha fatto centro: l'ovulo della ragazza è stato fecondato .
Juno si consulta con la sua amica e decide di abortire. Le chiedono se è sessualmente attiva: "Sessualmente attiva? - risponde - cosa significa? che un giorno mi disattiverò o è uno stato permanente". Quando, però, va per abortire non se la sente e decide, invece, di dare il bambino in adozione. Comunica all'amica la sua decisione e insieme guardano sul giornale gli annunci di coppie che desiderano un bambino. Ne leggono alcuni fino a quando non trovano quella che piace a Juno.
Comunica poi al suo ragazzo che  è incinta. Lui imbarazzato le chiede cosa accadrà adesso, lei disinvolta gli risponde: "Ad educazione sessuale dicevano che la gravidanza porta generalmente ad un neonato", poi per rassicurarlo gli dice che non ha intenzione di tenerlo.
Poi tocca ai genitori venirlo a sapere
Suo padre (J. K. Simmons) è specializzato in riscaldamento e aria condizionata. La mamma è divorziata e vive in una riserva indiana con un nuovo marito e con tre figli "di rimpiazzo". La sua matrigna (Allison Janney) è “fissata persa” per i suoi cani, ma è una brava persona e le vuole bene.
Dopo qualche qualche momento di giustificato silenzio ed imbarazzo il padre le domanda:
"Chi è il ragazzino?" "Il bambino? Ancora non lo conosco bene…" risponde Juno e il padre: "Credevo fossi il tipo di ragazza che si ferma in tempo". Lei tace e il suo sguardo si fa malinconico: “Non so che tipo di ragazza sono veramente”.
Quello che sa con certezza è che non si sente ancora pronta a fare la mamma. I genitori non si aspettavano una notiza di questo genere (capita spesso che cadano dalle nuvole), ma, buon viso a cattivo gioco, accettano di darle una mano. La matrigna si occuperà della sua salute, il padre l'accompagnerà dai coniugi con cui Juno si è già messa in contatto.
Col padre va a trovare i futurigenitori adottivi: Vanessa Loring (Jennifer Garner), e il marito Mark (Jason Bateman) li aspettano in casa. Il colloquio procede a meraviglia. A semplificare ogni cosa è la ragazza che anticipa ogni domanda con la freschezza di chi non conosce ancora il labirinti tortuosi del pensiero adulto.
Vanessa le chiede se ha pensato ad un compenso per il bambino e lei risponde scandalizzata dalla richiesta: "Voglio solo che il bambino stia con persone che gli vogliono bene, che siano bravi genitori, capito? Io non sono preparata proprio per niente a fare la mamma". Allora Vanessa le chiede: "Quanto diresti che sei sicura a darlo in adozione?" Lei risponde "Al 104%. Se potessi ve lo scodellerei subito qua, ma dobbiamo farlo diventare un po’ più carino, adesso somiglia un po' ad un gamberetto".
Vanessa è davvero al settimo cielo e abbraccia felice il marito .
Le giornate passano normalmente e Juno fa la sua prima ecografia. L'accompagna la fedele amica e la matrigna che commossa segue tutte le descrizioni del feto.
Juno non vuole sapere il sesso, non vuole rovinare la sorpresa a Mark e Vanessa. Il tecnico di laboratorio capisce che vuole dare in adozione il bambino ed esclama: " Grazie al cielo!... E' una cosa malsana che una ragazzina di sedici anni cresca il bambino". "Io non sono una cosa malsana" risponde arrabbiata Juno.
Ma ancora più indignata è la matrigna chiede alla donna: "Lei che lavoro fa?" "Il tecnico ecografo" "Io faccio il tecnico delle unghie quindi forse è meglio se restiamo nel nostro campo".
E in questo modo la zittisce.
Juno è felice di poter condividere la gravidanza con la coppia che adotterà il bambino, ma incontrerà una forte delusione nei confronti di Mark, il futuro padre che tenterà di approfittare di lei dopo uno scambio amichevole sui relativi interessi. Lui è un musicista che non ha sfondato e compone ora musiche per spot pubblicitari. Suonano insieme la chitarra, lui gli fa sentire delle canzoni e vedere la sua collezione di DVD horror. Mark le confessa che sta per lasciare Vanessa e gli fa capire che forse avrebbe potuto nascere qualcosa tra loro due. Juno si sente persa e si arrabbia:
"E allora perchè sei qui?" le chiede lui e lei risponde  "Mi piace essere un pezzo di arredamento di questa casa".
Se ne andrà amareggiata da quella casa e a suo padre che le chiede cosa ha, risponde "Sto perdendo fiducia nell’umanità" "Vorrei sapere se due persone possono stare insieme felici per sempre".
Il padre le risponde con onestà a sua figlia con cui ha un rapporto di dialogo aperto:
"Non è facile, questo è sicuro ed io non ho il miglior curriculum del mondo. Ma io sto da dieci anni con la tua matrigna e posso essere fiero di dire che siamo felici. Quello che ti consiglio è di trovare una persona che ti ama per quello che sei, buonumore, cattivo umore..."
Un'altra persona a cui Juno si affezionerà sinceramente è Vanessa e sa che sarà una buona madre per quel bambino che partorirà: con lei che condividerà la sua gravidanza.  
Più la pancia cresce più Juno comincia a sentirsi isolata: comincia a notare gli sguardi indiscreti dei compagni e della gente, deve sopportare le prese in giro e gli ingombranti chili in più sono un peso sempre difficile da portarsi dietro. Quando passa in corridoio si apre un varco tra i suoi compagni e la sua esuberanza e sfrontatezza iniziali cominciano a lasciare il posto ad una Juno più fragile, vulnerabile e infinitamente dolce.
Quando poi scopre che Bleeker ha invitato al ballo di fine anno un'altra ragazza si arrabbia, ma non vuole ammettere di essere gelosa. Ne nasce una discussione accesa da cui la ragazza uscirà più triste e sola: "Sono un pianeta!", "mi dicono che sono Junonica!", urla all'impacciato Bleeker piena di rabbia.
Ma in realtà ritroverà col tempo il suo amico e saprà chi potrebbe essere quella persona di cui parlava suo padre.
Il film è un intelligente e divertente racconto di un viaggio dall'immaturità alla responsabilità, alla presa di coscienza. Parla di adolescenti con grazia e realismo, parla di aborto e gravidanza precoce senza facili moralismi o posizioni ideologiche. Juno non è un film né pro né contro l'aborto. È un film costruito soprattutto per divertire senza aver la pretesa di voler dire per forza qualcosa di importante. Le battute brillanti e la simpatia degli interpreti concorrono a realizzare un film simpatico e piacevole, che scorre via leggero.
Molto merito va anche alla sceneggiatrice esordiente Diablo Cody e al regista Jason Reitman, figlio del grande Ivan, che aveva esordito con “Thank You for Smoking” e alla bravura degli attori.

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